I confini tra le proprietà

Generalmente vengo contattato dai proprietari di terreni o sedimi di fabbricati, i quali, non riuscendo a trovare riferimenti per delimitare la proprietà, mi incarica per ripristinare i confini secondo quanto depositato presso gli archivi dell' Agenzia del territorio.


Che cosa è depositato presso il catasto?
Il catasto è un elenco di particelle (che rappresentano i nostri terreni e fabbricati) e dei loro possessori, nonché le rendite stimate per il pagamento delle imposte.
Il catasto terreni è un immenso archivio di mappe in scale 1:2000 o superiore che è in continua evoluzione perché aggiornato dai tecnici esterni su incarico dei proprietari che modificano la situazione dei luoghi (nuove costruzioni, ampliamenti di fabbricati esistenti o divisione di terreni).
Le tecniche di aggiornamento delle mappe si sono evolute nel tempo, ad oggi sono completamente informatizzate.
Il Geometra che vuole determinare i confini di una particella in modo corretto deve conoscere in maniera approfondita le tecniche di aggiornamento catastale che si sono susseguite negli anni, questo per non commettere errori superficiali.
Per esperienza personale utilizzo sempre le vecchie mappe originali che, debitamente aggiornate mi forniscono una buona base su cui appoggiare il rilievo eseguito sul posto.
Queste ultime non sono affette dagli aimè troppo frequenti "errori di ricopiatura", presenti sulle moderne mappe ripassate per l’archiviazione sui supporti informatici (per es. mi è capitato che alcuni fabbricati, che non sono stati oggetto di aggiornamento, risultino sulle mappe rilasciate dal catasto spostati di 5 o 6 metri rispetto alla originale mappa cartacea!).  
Solo dopo aver fatto tutte queste considerazioni si può procedere con il rilievo e la successiva sovrapposizione alla mappa.
La materializzazione sul posto dei confini viene di norma effettuata utilizzando picchetti in legno, da sostituire in seguito con i termini (grossi blocchi lapidei posti sui vertici dei possedimenti per materializzarne la posizione).
Come potete vedere la cosa non è così semplice come può sembrare e per offrire un buon servizio al cliente li geometra deve lavorare parecchio a tavolino e sul posto.
Diffidate quindi di coloro che offrono le loro prestazioni a prezzi stracciati rispetto alla media!                 

Quale è la precisione della mappa catastale?
Le mappe catastali sono una rappresentazione del territorio che può essere più o meno fedele a seconda della scala di rappresentazione.
Se abbiamo una mappa in scala 1:2000 vuole dire che 1m sulla carta equivale a 2000 metri nella realtà (2 Km!).
Se provate a prendere un righello e misurate sulla mappa catastale la larghezza del vostro appezzamento di terreno, scoprirete che 1 mm sulla carta equivale a ben 2 m nella realtà, inevitabilmente la precisione della misura non può scendere sotto i 40-50 cm.
Anche il vostro geometra non è in grado di eliminare questa approssimazione, ecco perché, a volte, due tecnici arrivano a soluzioni vicine ma non uguali, pur essendo entrambi in buona fede.

Cosa succede se servono precisioni maggiori?
La domanda a questo punto è legittima ed è proprio nella “legge” che troviamo la soluzione al quesito.
Innumerevoli sono i casi in cui due proprietari vogliono sapere a chi appartiene il muro di confine fra i loro possedimenti.
lo spessore di un muro di cinta è al massimo 30 cm, al di sotto della tolleranza delle mappe forniteci dal catasto.
In questi casi il Codice civile detta le regole che permettono, esaminando lo stato dei luoghi, di giungere nella stragrande maggioranza dei casi ad una soluzione.

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