La denuncia di successione

Dove si presenta?
La dichiarazione di successione si presenta all'ufficio dell’Agenzia delle Entrate sul modello reperibile presso l'Ufficio, e può essere sottoscritta anche da uno solo degli eredi.
Perché si presenta?
Quando un nostro caro muore, al fine di pagare le imposte dovute per il passaggio di proprietà dei beni da lui lasciatoci in eredità, dobbiamo redigere la  denuncia di successione che è indispensabile anche per presentare le volture presso l’Agenzia del territorio (Catasto).
Inoltre le banche per sbloccare i conti correnti del defunto richiedono copia della denuncia di successione.
Quando è necessaria?
La dichiarazione di successione deve sempre essere presentata, anche quando il defunto non aveva beni immobili. E' prevista una sola eccezione. Non c'è l'obbligo di presentare la dichiarazione di successione quando l'eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto (figli, discendenti o genitori), e l'attivo ereditario ha un valore non superiore a 25.823 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari
Gli eredi e i legatari sono obbligati a presentare la dichiarazione di successione entro un anno dalla morte. L'obbligo grava anche sui chiamati all'eredità che non abbiano ancora accettato né rinunziato, sui loro legali rappresentanti e sugli esecutori testamentari.
Chi deve pagare le imposte?
Tutti gli eredi sono responsabili in solido per il pagamento dell'intera imposta dovuta da essi e dai legatari, mentre questi ultimi rispondono solo della quota di loro competenza. Alla dichiarazione di successione deve essere allegato un prospetto che illustra l’autoliquidazione delle imposte, oltre al modello F23 a prova del versamento.
Quanto si paga?
Per i beni immobili o diritti reali immobiliari compresi nell'attivo ereditario i beneficiari devono corrispondere le imposte ipotecarie e catastali rispettivamente nella misura del 2% e dell'1%.
L'importo minimo da versare è comunque di Euro 168,00 per ogni tributo.
Si aggiungono l’imposta di bollo che è di Euro 58,48 per ogni conservatoria e la tassa ipotecaria di Euro 35,00 per ogni conservatoria.
Eventuali tributi speciali vengono calcolati dall’ufficio competente.
Bisogna considerare che esistono dei benefici per chi eredita un immobile come “prima casa”, infatti le imposte ipotecarie e catastali si pagano sempre Euro 168,00.
Cosa succede se non presento la successione entro un anno?
Le sanzioni possono essere anche salate, multe fino a 2 o 4 volte le imposte dovute.
Il fatto singolare è che decorsi 5 anni decade il diritto dell’Amministrazione Finanziaria a chiedere le sanzioni di legge previste per l’omissione della denuncia, quindi per assurdo conviene aspettare 5 anni per dribblare le sanzioni.
Ci sono delle spese deducibili?
Nella dichiarazione di successione possono essere indicate anche le passività come le spese per il funerale del defunto.
Quali sono i dati da inserire?
Esiste un modulo prestampato da scaricare dal sito dell’Agenzia delle entrate, in cui inserire tutti i dati.
Nella dichiarazione di successione devono essere indicati i dati anagrafici del defunto e degli eredi e legatari, specificando l'eventuale rapporto di parentela con il defunto(si deve compilare l’albero genealogico).
Deve inoltre essere riportata la descrizione analitica di tutti i beni e diritti soggetti all'imposta, con il relativo valore(beni immobili , le aziende, le partecipazioni in società di qualsiasi genere, i conti correnti bancari e tutti gli investimenti finanziari, con la sola eccezione dei titoli di Stato).
Documenti da allegare:
• il certificato di morte del defunto;
• il certificato di stato di famiglia degli eredi e legatari che sono in rapporto di parentela o affinità con il defunto (si richiedono in comune e si deve specificare “ad uso successione”);
• le visure catastali degli immobili;
• il prospetto di liquidazione dell’imposta ipotecaria, dell’imposta catastale, dell’imposta di bollo e delle tasse ipotecarie (la quietanza del pagamento non deve essere allegata, ma conservata dagli eredi);
• la copia autentica dell'ultimo bilancio delle società le cui partecipazioni sono cadute in successione;
• i documenti di prova delle passività deducibili;
• la copia autentica del verbale di pubblicazione del testamento, se presente;
• la copia autentica della dichiarazione di rinuncia all'eredità, se presente;
• l'inventario, se è stato redatto in conformità alla legge.

Cosa comporta il mancato espletamento della denuncia di successione?
Se per esempio:
- nel 1980 muore Luigi e non viene redatta la Denuncia di Successione;
- nel 2010 muore suo figlio Francesco.
In questo caso bisogna redigere nel 2010 n.2 denunce di successione una per Luigi (pagando le imposte che avrebbe dovuto pagare allora e non quelle attuali), e poi quella di Francesco. Come potete immaginare questo complica molto le cose, quasi sicuramente dovrete incaricare un tecnico perché, per esperienza, non è affatto semplice coordinare il tutto.
Esiste poi un’ulteriore svantaggio, se non presentate la denuncia di successione non potete fare le volture a catasto e se le visure no sono aggiornate gli eredi non possono vendere a terzi i beni ereditati!
Comunque la giriate la Denuncia di successione è una pratica da effettuare subito dopo la morte del defunto per non trovarsi nelle grane in seguito.   
 

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